"sapevo che il bene e il male sono una questione d'abitudine,
che il temporaneo si prolunga,
che le cose esterne penetrano all'interno,
e che la maschera, a lungo andare, diventa il volto.
Dato che l'odio, la malefatta, il delirio hanno effetti durevoli
non vedevo perchè non ne avrebbero avuti anche la franchezza, la giustizia, la benevolenza."
(Memorie di Adriano)
"Gli tornò in mente ad un tratto la scrivania di Re Ferdinando a Caserta,
Anch'essa ingombra di pratiche e di decisiani da prendere
con le quali ci si potesse illudere d'influire sul torrente delle sorti
che invece irrompeva per conto suo,
in un'altra vallata"
(Il Gattopardo)
mercoledì 10 settembre 2008
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