domenica 26 ottobre 2008

senso e valore per l'esistenza

a quelle consapevolezze mature che mi balenano nella testa spesso non riesco a dar forma.
le sensazioni mi uniscono e allo stesso tempo separano un qui e un "da qualche altra parte" per portarmi su nuovi passi di sentieri già battuti.
capita di rado che la vita mi scorra davanti e io sono lì a catturarla, contenerla tutta o almeno una parte consistente, o meglio la parte più impalpabile ma la più genuina, fatta di scambi, svelamenti, tam tam empatici, un capire senza agire e, ancor di più, un agire capendo. questo generare vita dal morire, questo ripulire i vecchi ingranaggi arruginiti con olio di fede e ragione.
qui e ora danza la vita,
la guardo, mi emoziono ancora.
è sinuosa e sicura la vita,
propositiva e impercettibile,
eppure la vedo, la vedo in modo chiaro.
mi stringe, mi chiede di ballare ancora,
di esserci quando si proveranno le nuove scene di uno spettacolo che non viene inscenato ma vissuto.
ballo e vivo con te, vita.
il cartellone è fitto di appuntamenti e dal palcoscenico emergono, senza soluzione di continuità, luci ed ombre che sono tutte parte di una stessa salvifica scena.
non è un volo questo ma un dare forma al vento che mi precede.
un trovare piennezza dentro il mormorio di un soffio leggero.

domenica 19 ottobre 2008

il mondo nuovo?

"è meglio una delusione vera che una gioia finta"

metto da parte per qualche minuto la frenesia di questo ottobre e cerco di ricomporre una serie di sensazioni che stanno lì, in qualche parte recondita di me e che mi chiedono a gran voce di uscire.

non ho avuto molta voglia di scrivere qui in questi giorni mondani, anche oggi sono stato stimolato dalla mia Carosella a farlo, ma niente.
poi arriva per caso un brano ed ecco si attivano una serie di sinapsi che portano dritti al centro della questione.

il brano in questione è "il mondo nuovo" di neffa.
l'ho sentito per la prima volta su un treno che mi portava da roma a casa, era un lunedì di settembre del 2006 ed avevo da 2 giorni conosciuto un ragazzo di cui mi sarei innamorato, rivoluzionando per un po' di tempo la mia vita. la canzone parla proprio del cambio di prospettive che un innamoramento porta con se. quelle sensazioni di rinascita, risalita, ripresa, cullate da note e parole di questa canzone, mi hanno accompagnato per lungo tempo.

il tema dell'innamoramento è molto presente nelle discussioni con le persone che mi stanno vicino visto l'alevato tasso di love affairs che si sono instaurati in questo periodo.
da buone persone adulte si cerca di snocciolare teorie, costruire protocolli comportamentali, creare corazze di razionalità ma, at the end of the day, l'unica spia sana, veritiera e infallibile, anche se pericolosissima, è quella della pancia che borbotta, delle viscere che friggono, del cuore che si "gonfia".
tutto il resto sono fiabe!

detto ciò, questo è un periodo in cui sono particolarmente lupo selvatico, corazzato da una solida barriera di razionalità, per la prima volta sto bene in questa situazione ma ci tenevo a dire che innamorarsi rimane sempre un guardarsi attorno e vedere con gli stessi occhi un mondo nuovo.

scusate, ma per il momento torno al mio delirio...voi intanto ascoltatevi neffa!


venerdì 10 ottobre 2008

barcolana sailor bears 08



nuovi venti
nuovi propositi
nuove competizioni

giovedì 9 ottobre 2008

lunedì 6 ottobre 2008

narciso #1

mi illudo
riflesso
su uno specchio di cartone

lettera al direttore


ricordiamo a tutti che il direttore provvederà a rispondere quanto prima (o quanto dopo) a tutti i lettori che quotidianamente gli scrivono.
il sacco è pieno ma non è detto che vuoteremo il sacco...

try shoes



try to walk in my shoes
try to walk in your shoes

venerdì 3 ottobre 2008

che ve ne pare?


a me sembra tutto perfetto, al mio medico anche,
l'unico che vuole ancora fare il protagonista è il dito...

comunque a guardare questi rx, sono rimasto affascinato da come siamo fatti.
ma guarda che meccanismo la nostra mano, da rimanere sbalorditi!!!