"è meglio una delusione vera che una gioia finta"
metto da parte per qualche minuto la frenesia di questo ottobre e cerco di ricomporre una serie di sensazioni che stanno lì, in qualche parte recondita di me e che mi chiedono a gran voce di uscire.
non ho avuto molta voglia di scrivere qui in questi giorni mondani, anche oggi sono stato stimolato dalla mia Carosella a farlo, ma niente.
poi arriva per caso un brano ed ecco si attivano una serie di sinapsi che portano dritti al centro della questione.
il brano in questione è "il mondo nuovo" di neffa.
l'ho sentito per la prima volta su un treno che mi portava da roma a casa, era un lunedì di settembre del 2006 ed avevo da 2 giorni conosciuto un ragazzo di cui mi sarei innamorato, rivoluzionando per un po' di tempo la mia vita. la canzone parla proprio del cambio di prospettive che un innamoramento porta con se. quelle sensazioni di rinascita, risalita, ripresa, cullate da note e parole di questa canzone, mi hanno accompagnato per lungo tempo.
il tema dell'innamoramento è molto presente nelle discussioni con le persone che mi stanno vicino visto l'alevato tasso di love affairs che si sono instaurati in questo periodo.
da buone persone adulte si cerca di snocciolare teorie, costruire protocolli comportamentali, creare corazze di razionalità ma, at the end of the day, l'unica spia sana, veritiera e infallibile, anche se pericolosissima, è quella della pancia che borbotta, delle viscere che friggono, del cuore che si "gonfia".
tutto il resto sono fiabe!
detto ciò, questo è un periodo in cui sono particolarmente lupo selvatico, corazzato da una solida barriera di razionalità, per la prima volta sto bene in questa situazione ma ci tenevo a dire che innamorarsi rimane sempre un guardarsi attorno e vedere con gli stessi occhi un mondo nuovo.
scusate, ma per il momento torno al mio delirio...voi intanto ascoltatevi neffa!
domenica 19 ottobre 2008
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1 commento:
Ciao mio caro Marco (ed il caro ti assicuro è veramente sincero!),
ho appena finito di leggere le tue ultime osservazioni e mi accorgo sempre più che alla fine la pensiamo allo stesso modo.
Anche per me tutto il periodo trascorso dalla nostra separazione è stato ed è un momento di continua e sembra senza fine riflessione, dove non riesco più a scrollarmi di dosso non solo il tuo ricordo, ma proprio il cercare di ricrearmi una nuova vita al di fuori dei soliti giri e delle solite routine quotidiane.
Come te nell'ultimo periodo mi sono ritrovato ad osservarmi intorno e spesso senza escludere nessun tipo di situazione che potesse aiutarmi ad uscire da un momento di "stasi dei ricordi" dove spesso mi ritrovavo (e mi ritrovo) a pensare a te e ai bei momenti passati insieme.
Forse a modo mio questa è una sorta di dichiarazione nella quale voglio solo e semplicemente esprimere il grande affetto che ho provato (e forse mal dimostrato nei tuoi confronti) e che purtroppo o per fortuna a volte mi perseguita e non mi fa andare avanti.
Vorrei parlarti di questo ma non trovo mai il coraggio di farlo e anche se ho notato che tu non mi citi mai e forse giustamente cerchi di "cancellarmi" dalla tua mente, credo che come me non riesca a farlo definitivamente...
So che farlo pubblicamente non è una cosa molto corretta, ma permettimi di dirti che "quel ragazzo" di cui ti eri innamorato probabilmente pensa ancora a te ed è giusto che tu lo sappia.
Scusami se sono stato un po' confusionario nell'esprimermi e mi scuso anche con chi probabilmente leggerà queste esternazioni senza capirne il senso reale.
Ti voglio bene sempre, Fabrizio.
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