domenica 26 ottobre 2008

senso e valore per l'esistenza

a quelle consapevolezze mature che mi balenano nella testa spesso non riesco a dar forma.
le sensazioni mi uniscono e allo stesso tempo separano un qui e un "da qualche altra parte" per portarmi su nuovi passi di sentieri già battuti.
capita di rado che la vita mi scorra davanti e io sono lì a catturarla, contenerla tutta o almeno una parte consistente, o meglio la parte più impalpabile ma la più genuina, fatta di scambi, svelamenti, tam tam empatici, un capire senza agire e, ancor di più, un agire capendo. questo generare vita dal morire, questo ripulire i vecchi ingranaggi arruginiti con olio di fede e ragione.
qui e ora danza la vita,
la guardo, mi emoziono ancora.
è sinuosa e sicura la vita,
propositiva e impercettibile,
eppure la vedo, la vedo in modo chiaro.
mi stringe, mi chiede di ballare ancora,
di esserci quando si proveranno le nuove scene di uno spettacolo che non viene inscenato ma vissuto.
ballo e vivo con te, vita.
il cartellone è fitto di appuntamenti e dal palcoscenico emergono, senza soluzione di continuità, luci ed ombre che sono tutte parte di una stessa salvifica scena.
non è un volo questo ma un dare forma al vento che mi precede.
un trovare piennezza dentro il mormorio di un soffio leggero.

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