ci siamo messi a giocare al girotondo
il cortile non era quello della scuola
ma un agorà di anime in esilio in un borgo ippodameo
i nostro corpi non si toccavano
sentivo che quel circolo non si sarebbe mosso
un vento ha scosso lo stomaco
ho cominciato a vibrare
avrei voluto soffocarmi
ci ho provato
avrei voluto rispettare la mia sentenza
essere un detenuto modello
ho cominciato a girare
ho posato i miei occhi su quelle sbarre
ci ho sbattuto sopra
poi un varco
là fuori un pozzo senza catino
mi offre da bere
mi tuffo nell'acqua nera
mi disseta il gorgoglio della tua pancia
mi svuoto per accogliere, libero, il futuro
lunedì 29 marzo 2010
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