mi è capitato poche volte, forse mai, di leggere un libro in 2 giorni. è quello che è successo con "acqua storta", una storia oscillante tra amore e violenza in una variegata gamma di sfumature che hanno come colore di fondo la convivenza disarmonica del bene e del male, un mix esplosivo dove i due concetti continuavano a confondersi, intrecciarsi, lasciandomi frastrornato.
io non sono un critico e non me ne frega assolutamente di fare dissertazioni.
in genere le cose che leggo diventano occasioni per riflettere su cosa mi si muove dentro e su cosa mi accade attorno.
mi sono chiesto cosa sia per me il bene e il male? ne ho una qualche idea?
ma soprattuto serve porsi questo quesito?
potrei stare davanti al pc a cazzeggiare, ascoltare un po' di musica, mettermi a letto a leggere.
ed invece no, sono qui che ci voglio capire qualcosa.
sento che questi concetti mi volano sopra la testa e solo ogni tanto, come una mosca fastidiosa, mi lambiscono la mente. forse una sigaretta mi schiarirà le idee mentre guardo fuori che piove?
percepisco che il bene non ha a che fare con lo stare bene così come il male non ha a che fare con lo stare male. anzi mi sembra che alle volte lo stare male serba una dose di bene e viceversa.
da buon viscerale sento che posso solo arrivare ad una definizione "affettiva" del bene.
come prima cosa ritengo che non c'è bene se non in una logica di riconoscimento reciproco tra essere umani (io sono-tu sei); il passaggio successivo ha a che fare con i legami significativi che possono nascere da questo riconoscimento (i vincoli affettivi che così tanto ci terrorizzano a noi postmoderni); ma se questi legami possono dirsi significativi non può che esserci reciprocità, cioè un relazionarsi in modo da scambiarsi qualcosa.
ma tutto questo alla fine non porta forse a delle forme feconde di generatività?
ma perchè cavolo mi sono mai incartato in questa riflessione?
forse perchè in questi giorni sento di poter avere una possibilità "divinamente umana" di travalicarmi e andare a sondare percorsi, cammini e interazioni che, pur sempre imperfetti, mi diano la possibilità di cambiare le mie prospettive, sovvertire quelle logiche logore che mi hanno accompagnato per troppo tempo e che non mi hanno dato la possibilità di assaporare il dolce e l'amaro del bene e del male.
oggi mi ritrovo seduto a questa tavola che, pur vacillante, è sempre un buon appoggio per le pietanze che continuano ad uscire da questa operosa cucina.
unica richiesta per il cameriere: per favore, non mi porti acqua storta!
stanotte 'o mare è senza sale, è morto con un onda sola. pure l'acqua è storta, storta come certe volte è 'o bene. le onde sugli scogli stanno nervose. ma che tiene 'sto mare da stare così incazzato? che gli abbiamo fatto a questo mare?
un bicchiere di plastica, una carta di giornale sporca di merda. io sto seduto e guardo il mare rotto, con le braccia incrociate sulle ginocchia. questo è l'unico posto al mondo dove voglio stare, per dare ragione a tutto questo male.
mercoledì 11 giugno 2008
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7 commenti:
il contrario di una verità banale è un errore stupido, ma il contrario di una verità profonda è sempre un'altra verità profonda...magari forte, magari rumorosa.
Baci
benvenuta anonima conosciuta! ti convincerò prima o poi a entrare nella blogosfera. tvb :-)
Forse è proprio l'esperienza di una biografia imperfetta, costruita sui confini e la disposizione alla curiosià per l'altro e per l'altrove che possono dare la possibilità di cogliere il sapore del bene del male. Non entrerò nella blogsfera, ma vedi come mi sono emancipata!!! tvb
Perfetto... il bene a tutto tondo è decisamente antiestetico mentre il male è banale & noioso... la soluzione stà nella mostarda vicentina o nel cioccolato fondente al peperoncino (quest'ultimo esempio calza meglio perché al dolce e al piccante si aggiunge anche l'amaro). L'anima del mondo non è mai etica, ma gastronomica; ed il gianduiotto (al latte) decreta la morte dell'amore.
PS: Scusa la maleducazione notturna.... Ti invio un bacio veritiero e arrugginito
vedo che vi siete scatenati mentre io ero tra le braccia di morfeo, mio tenero amante! bene, bene...e tra altri, altrovi, gianduiotti e peperoncini, vedo che la riflessione sul bene e sul male è decollata. come tanti aerei, ognuno con una sua traiettoria, scontato da dire, imperfetta!
belle le tue inferenze.
grazie per aver letto il mio libercolo.
l.
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