in un sabato d'inverno, in estate, la socialità domestica ti porta a relazionarti con le lordure di una settimana passata a correre per riempire di stress le tue ansie.
e come si sa, lo stress ti può richiedere una decompressione capace di farti riappropriare della tua dimensione più spirituale solo attraverso la lucidatura a cera del gres porcellanato che ricopre i solai della tua dimora.
ma siccome, come un avido personaggio bulimico, il sabato mangia e dimentica, ecco che ci si appresta a ridare vita sociale alla decompressione.
mi bagno per non asciugarmi ed, esposto ad un'atmosfera elettronica, sorseggio zolle liquide e lascio pascolare sul tavolo il frutto delle terre campane mixato armonicamente con il rosso della campagna veneta.
il vento nero ci ricorda che non si può pretendere dalle cose quello che ci sembra scontato debbano darci.
e con questa consapevolezza solchiamo la vecchiaia di questa città sino a rifugiarci sul ponte, punto di collegamento tra il divertimento e la noia, tra la comunicazione ed il carosello che sancisce la fine delle trasmissioni.
si dice di algebra della lingua italiana,
si dice di piante che disegnano un giardino rifiutato dove si susseguono tumultuosamente e disarmonicamente fiori del male e margherite,
si dice di dribbling emozionali in campionati di serie C2 portati alla ribalta delle nostre cronache per l'interessamento di un editore istintuale.
la resurrezione ha un guinzaglio estensibile e chiede solo di varcare il paradiso dal quale in fretta e furia sono scappato.
con partecipazione ordinariamente straordinaria, terribile, domenicana, urlata al mik(rofono)
dai damianti non nasce niente
dal letame nascono i fiori
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2 commenti:
Non si può dare per scontato neanche il caldo di metà giugno. Fredde raffiche di bora ti sferzano la pelle al posto delle agognate brezze estive. In fondo ciò che più conta è una morbida copertina di lana... e una margherita al risveglio! ;)
Baci baci
terryble, ma quanta ragione hai! mi sa che adesso mi preparo una bella colazione, mi piazzo in terrazza e chissà che magari le fragranze dei nostri caffè non si incrociano.
e poi...tutti al mare, tutti al mare :-)
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