oggi mi sono trovato coinvolto in una situazione strana. due mie amici psicologi, alle prese con un paziente particolarmente deteriorato dal punto di vista emotivo per un cosiddetto cumulo biografico negativo (un sacco di sfighe), mi hanno proposto di partecipare (per fare numero) ad un setting terapeutico di gruppo come esperimento/ultima spiaggia per questo paziente. bene mi dico, ci mancava solo questo nei vari deliri della mia vita.
ho ascoltato molto il paziente fortemente sofferente, pieno di rabbia, ansie che raccantava tutti i suoi problemi. mi è stato subito chiaro da dove avevano origine tutte i suoi casini attuali. ma siccome non sono io il terapeuta, allora ho lasciato parlare i professionisti. questi hanno subito sottolineato una cosa. cosa? che l'origine di tutte le sofferenze attuali di quella persona risiedono in cosa? orecchie spalancate: nelle aspettative! e che palle con questi temi, mi sono detto. ma che mi state perseguitando? io sono venuto qui solo per fare numero, mica per altro! E si sono anche permessi di coinvolgermi personalmente per raccontare di una qualche situazione nella quale ho riposto troppe aspettative e in una nella quale non ho riposto delle aspettative e cercare di fare un'analisi degli esiti. è vero che gli psicologi sono matti da legare!!!
dai racconti di tutti gli incontri che questa persona ha nella sua vita è stato chiaro subito anche a me che riporre in questo modo mille attese, significati e aspettative su tutto ciò che ci capita ci fa solo stare male, alle volte maledettamente male come nel caso del "nostro" paziente, e che succede? che il mondo ti respinge...allora sai che ti dico?
meno aspettative per tutti :-)
cmq è stata veramente una bella esperienza che ripeteremo una volta alla settimana.
sentitamente ringrazio
adesso scappo, che vado ad annaffiare il mio "germoglio"
mercoledì 4 giugno 2008
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