martedì 2 settembre 2008

il rumore dei numeri primi

"odio l'estate" avrei cantato sino all'anno scorso al finire della bella stagione
preso per stordimento da troppo sole e troppo vivermi da fuori
ma come insegna la vita le prospettive cambiano
e anche noi cambiamo da fuori ma mai a sufficienza dentro
ed allora
percorro tutt'ora le strade assolate di questo ultimo sprazzo di estate
trafitto, come un san sebastiano, da felicità provvisorie
percorro sentieri che conoscevo ma di cui non ricordavo l'esistenza
mi imbatto in sacralità automatiche ed in spazi dialettici che colorano di nero e di avorio la mia immaginazione
incrocio percorsi che, partendo da seminari di formazione e passando per emozioni già vissute, portano a misteri rituali carichi d'incenso
si spegne la luce ma la vista non vacilla, percossa da fremiti irrequieti, mostra indolenza
cosciente di superare il limite con uno sperato "oltre" che si immagina fintantochè non c'è
osservo sprazzi di mare, coperti da un manto nero e dorato, lasciare che la parola vaghi senza controllo se non sotto effetto delle emozioni
un suono tenue ma deciso entra da uno stretto passaggio dentro quelle mura secentesche
e ti ricorda che la guerra è finita
e che è il momento di gustare con le mani la pietanza appena portata in tavola
il mare inghiotte ingordo e sputa sulla battigia
si scorda dei mostri e produce flashback per fotocamere digitali
torni
ritorni
corri ma un ferreo codice della strada ti impone uno stop
e solo un attimo e poi riprendi la tua corsa
passi dal via
pensi di riiniziare la partita
ma i giocatori cambiano e ti trovi ad affrontarti diverso da come i sogni inconsapevolmente ti avevano dipinto

2 commenti:

Anonimo ha detto...

arzigogolato doctor Jeckyl e Mr.Hyde, la senti la spinta centrifuga di questo settembre che ha appena aperto la porta?
come un vortice in fondo al lavandino, ci sta facendo tutti girare, come in un trenino improvvisato,e ci gira la testa e si corre più veloci, una specie di luna park dell'anima. Un pò di adrenalina, un pò di paura, un pò di vita.

cammini imperfetti ha detto...

carosellina mia, lo sai che non ho mai amato mangiare ne dare da mangiare gli omogenizzati per cui solo elaborazioni a difficoltà elevata. se sento la centrifuga? pensavo che la lavatrice si fosse rotta! è sempre lì che gira, gira, gira ed io invece di stare davanti all'oblò a guardare quando termina, mi ritrovo a gustarne il suono da ogni angolo di me